domenica 7 dicembre 2008

BASTA NOSTALGIA: LA VITA VA AVANTI!

Vietnamese pig: un maialino da compagnia
Non è un animale comune come cani e gatti; non è considerato regale come alcuni piumati; tuttavia c´è chi lo ama, dedicandogli parole piene di poesia. Se anche tu pensi di poter vedere un maialino con occhi diversi da quelli dei più, soffermati un attimo: ci sono difficoltà da superare ma anche soddisfazioni uniche da raggiungere.
Miagola? No. Abbaia? Neppure. Cinguetta? Neanche. Ma allora è muto come un pesce! No, grugnisce, perché lui è il simpatico maialino vietnamita, una variante di maiale creata negli anni ´60 in Vietnam ed esportata con insperato successo prima in Canada, poi negli Stati Uniti e molto di recente anche in Europa. Ignorando i luoghi comuni che vedevano questo animale adatto alla vita domestica solo durante "pranzi e cene", sotto forma di pietanza, alcuni appassionati hanno preso ad allevarlo come compagno: la loro scommessa è stata vinta e ora il "vietnamese pig" ha un notevole stuolo di fans, concordi nel celebrare l´intelligenza sopraffina, la sagacia inimitabile, e la socievolezza contagiosa del maialino da salotto.Stupiti? Scettici? Normale che sia così, perché in effetti non è tutto oro quello che luccica. E´ vero che il maialino vietnamita può diventare un ottimo compagno, ma di certo la sua presenza in giardino non è indolore come quella di un gatto o di un cane. Ecco allora qualche nuvola che inevitabilmente offuscherà l´orizzonte degli interessati all´acquisto.Innanzitutto il diminutivo, "maialino", non deve trarre in inganno: la variante vietnamita è molto più piccola di quella a noi familiare, ma ciò nonostante annovera esemplari che raggiungono i 70 Kg. Insomma, si tratta di un compagno piuttosto ingombrante e molto affamato; anzi, è meglio dire che mangiare rappresenta la sua principale attività ricreativa. I cibi con cui più ama trastullarsi il palato sono i cereali, tra cui principalmente mais e grano. Ugualmente amata è poi la frutta, tra cui spicca la predilezione per mele e pere. Difficile è invece il rapporto con i secondi piatti, perché né carne né pesce risultano di facile digestione. Passando alle bevande, nell´acqua, che deve costantemente essere rabboccata, è consigliabile versare qualche goccia di succo di frutta (di quelli senza zuccheri aggiunti) o in alternativa una spruzzata di un integratore salino a scelta. Infine, dati i guai intestinali che affliggono di frequente il maialino vietnamita, si raccomanda di facilitare il transito degli alimenti nell´apparato digerente con un cucchiaio di vaselina da somministrare settimanalmente.Se la varietà e la mole di cibo non vi hanno ancora intimidito, è il caso di sottolineare brevemente la vitalità del vostro futuro inquilino: il suo passeggiare è un rapido trotto e il suo correre è un galoppo degno di Varenne. Un giardino ampio è un dunque un pre-requisito indispensabile, ma non basta. E´ necessaria anche una casa ammobiliata in modo sobrio e solido: pareti, vetrine, divani e poltrone devono infatti resistere tanto agli urti quanto ai morsi che spesso l´animale ama elargire alle cose che lo circondano. Insomma, la vita casalinga di chi ama il vietnamita può essere pure molto tribolata e diventare pesante alla luce dei 15 anni di permanenza media della bestiola.Presentare un animale in una prospettiva così negativa può apparire ingiusto, ma queste misure precauzionali sono una doverosa risposta ai tanti esemplari che purtroppo sono già stati abbandonati. Non ci si può imbarcare con leggerezza in una convivenza che in alcune regioni statunitensi è perfino vietata dalla legge. Perciò, bando ai comportamenti impulsivi e largo alla valutazione realistica delle vostre possibilità. Solo dopo l´attento esame di queste potrete decidervi e, nel caso, aggirare gli alti costi dell´acquisto (fino a 150 euro!) in modo intelligente e costruttivo. Rivolgetevi a un ricovero e procuratevi gratis un animale che in precedenza è stato lasciato solo da padroni inetti: se è vero che la socievolezza è una delle caratteristiche preminenti del maialino vietnamita, il vostro gesto non tarderà a trovare ricompensa anche da parte di un esemplare adulto.Chissà, se supererete tutte le difficoltà dell´impresa e lo scetticismo di molti, anche voi potrete sposare l´affermazione seguente, rilasciata sul Web da una delle tante persone rapite da un fascino inconsueto: "La convivenza con un maialino nano, fatta di sguardi e di silenzi, è molto più del semplice possesso di un animale, è una diversa forma di vita."

5 commenti:

Valentina ha detto...

Fa piacere notare che in un articolo così lungo e denso di informazioni non sia stato citato nemmeno una volta George Clooney. Brava Giulia che non ricadi in questi luoghi comuni tanto facilmente!

francesca (checca) ha detto...

adesso vi racconto una storia: dunque sono tornata ieri da Barcellona, dove ho incontrato, tra gli altri, un mio amico che ora vive là e lavora in una clinica veterinaria; alla domanda "ma tu parli catalano o castigliano?" ha risposto "castigliano, il catalano non lo capisco bene; per esempio... una volta una signora ha telefonato preoccupata per la salute del suo... vietnamita...nessuno ha capito cosa fosse, solo "vietnamita", allora le abbiamo detto "signora, se è così preoicccupata per il suo... lo porti un po' qua" ed era un maialino di 60 kg" che il mio amico c'ha ancora il mal di schiena, poi... va beh l aparte bella è finita, il resto è una storia tristissima, sia dal punto di vista affettivo che gastronomico...

giulia ha detto...

Ma tu devi troppo fare dei post intitolati STORIE DIVERTENTISSIME!
non sprecare più energia con quella roba da pidocchi tipo cerco carta riciclata, e roba seria.
è un peccato vedere sprecato un talento!

Bajro ha detto...

si, si. dovrà anche fare dei post come dici tu... però non risponde agli appelli quando viene chiamata!!! Eh facile dirsi pronti a fare qualcosa e poi quando uno chiede fanno orecchie e occhi da mercante. bah!

francesca (checca) ha detto...

eh? |-O

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