Rieccoci. Più vecchi di qualche anno, ma con la stessa voglia di comunicazione e di condivisione che un tempo scandiva i lunghi pomeriggi di un manipolo di giovinazzi. Quello è stato il tempo del Proteo. Oggi è arrivato quello di "un post(o) per Nino". Nel frattempo il progresso tecnologico ci ha traghettati nell'era digitale. La nostra autorevole testata, inizialmente rimasta al palo, è tornata in formato binario per ricordarci che, nonostante tutto, siamo ancora noi. Pronti per una nuova sfida, pronti per imprimere nuovi ricordi nella memoria di qualche server remoto. In alto i cuori, dunque, si riparte per questa nuova avventura. Carichi, come allora, di buoni sentimenti. Liberi, come allora, dai cattivi presagi che incombono sulla quotidianità. Forti, come allora, di una genuina sete di cazzeggio. "Un post(o) per Nino" è quì per tutto questo e per molto altro ancora, più carico, libero e forte che mai.
martedì 9 settembre 2008
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4 commenti:
un editoriale senza commenti non e' un buon presagio, quindi ecco il primo. Tranne i buoni sentimenti, appoggio la linea del diretur.
insomma tutti questi buonismi...
Ale guarda sarai anche il direttore e il capo redattore (l'accentramento di cariche ricordati che è indice di scarsa democrazia) ma a me sembra che ti sei rammollito
1. non sono il caporedattore
2. i buoni sentimenti servono solo per carpire la fiducia di voi mammolette
3. il prossimo che mette in discussione il mio ruolo di direttore è fuori dal giornale
ah ecco... ho postato prima un articolo più recente perché non avevo capito che i blog vanno al contrario e l'ho letto all'indietro....
tra l'altro non ho capito chi sia Nino...non che sia grave, tanto neanche Nino si chiamava Nino...
e Nina?
e poi non capisco l'inglese, ma conosco gli impiegati, per cui quando leggo i fumetti guardo solo le figure e vadp a intuito...
è grave?
per stare nel blog bisogna soddisfare certi valori di QI o cosa?
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